Integrazione delle Marginalità
Quanto influiscono collegamenti e connessioni territoriali sulla qualità della vita dei giovani piemontesi? Come potranno le infrastrutture del domani essere implementate e ampliate per permettere ai giovani di poter investire nella propria area e provincia di provenienza?
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Centro e periferia, città e provincia, gli integrati e i marginalizzati: il Piemonte è una realtà composita ed è inevitabile che si creino delle divisioni tra i territori e tra le persone. Per affrontarle - e superarle - è necessario partire da un ragionamento alla base della questione. Quali sono le differenziazioni inevitabili, forse auspicabili, in un territorio così variegato? Quali sono quelle che non sono accettabili e vanno combattute?
Riguardo a quest’ultime la riflessione si è concentrata più che su come eliminare queste forme di discriminazione su come far sì che le varie parti della Regione (territoriali e sociali) si parlino, entrino in connessione: una connesione infrastrutturale ma anche comunicativa e sociale. In che modo? Le risposte sono altrettanto variegate. Con un sistema di car sharing a gestione regionale, con un sistema di collegamento pubblico capillare
che colleghi in modo aggiornato ed efficiente le aree montane e le langhe ai centri urbani. Favorendo l’economia di prossimità e gruppi di acquisto solidali, ideando di progetti e percorsi culturali a tappe che rivitalizzino le comunità urbane così come i territori meno centrali e animino la vita della regione in tutte le stagioni. La differenziazione non è eliminabile completamente ma può essere resa un elemento dinamico e in trasformazione all’interno dell’organismo complessivo che è la Regione. Permettere alle persone di scegliere, di connettersi per conoscere una realtà diversa rispetto a quella in cui sono inseriti è la chiave per far sì che le discriminazioni vengano mitigate e superate, perché trovino un loro ruolo dinamico all’interno della vita collettiva. Certo, in quest’ottica di sinergie tra province e creazione di comunità gli incentivi aiuterebbero: quali possiamo immaginare per i cittadini del Piemonte di domani?